A Paesi Tuoi un giugno dedicato alla fotografia: L’OCCHIO COME MESTIERE, storie e avventure raccontate da Edo Prando (2 giugno), Enzo Isaia (24 giugno), Bruno Murialdo (30 giugno), alle ore 18. Tre incontri con fotografi e fotogiornalisti per presentare i loro lavori (fotografie, video, testi) e la loro storia.
Sabato 2 giugno, ore 18
Incontro con Edo Prando
Cinquant’anni per il mondo alla ricerca di storie dimenticate. Il viaggio più interessante non è nella geografia della Terra, ma in quella dell’uomo. Dall’Amazzonia alla Siberia, passando per Africa e Oriente, senza dimenticare l’orto di casa. Dall’incontro con Helena Valero, la meticcia rapita dagli Yanomami, al progetto che Edo Prando sta realizzando sulla storia dimenticata delle deportazioni dei Lituani in Siberia. Con foto, videointerviste e ricordi dei sopravvissuti. In mezzo un po’ d’Africa, Oriente e … anche casa nostra.
Edo Prando è un fotografo, docente e giornalista originario di La Morra. Lavora a Milano, e collabora con agenzie fotografiche e periodici, sia italiani che stranieri. Dagli anni ’70 è stato responsabile di numerose testate, tra le quali Fotografia Italiana e Il Fotografo ed ha curato la revisione della Enciclopedia della Fotografia edita da De Agostini. Ha scritto diversi volumi di cui l’ultimo “Baio, l’antico carnevale del Piemonte Occitano” edito Araba Fenice. Attualmente è responsabile del service editoriale PM Studio di Milano.
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Sabato 16 giugno, ore 18
Incontro con Enzo Isaia
50 anni di fotografie per la pubblicità, l’industria e la comunicazione. Per Alenia, AlfaRomeo, Daikin, Ducati, Ferrero, Fiat, Giugiaro, Iveco, Maserati, Lancia, New Holland, Pininfarina, Superga, Suzuki…Non ha rinunciato, però, a ritagliarsi alcuni spazi per le sue ricerche personali su: reportage, paesaggio, ritratto (di persone e cani…), architettura, fiori, uva e vigne langarole riprese nottetempo… Per ogni fotografia un racconto.
Enzo Isaia, nato a Pordenone, dopo un percorso universitario presso il Politecnico di Architettura di Torino, alla fine degli anni Sessanta sceglie di dedicarsi interamente alla fotografia. Specialista del settore pubblicitario, con particolare vocazione per i grandi still life – moto, automobili, autocarri, trattori, macchine movimento terra, treni, navi ed aerei – ha sempre coltivato spazi per ricerche personali su ritratto, reportage, architettura e paesaggio. Per oltre dieci anni è stato fotografo ufficiale delle vetture Ferrari e Maserati. Alcune sue opere fanno parte della collezione permanente allestita presso il prestigioso Museo Nazionale Alinari della Fotografia di Firenze.
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Sabato 30 giugno, ore 18
Incontro con Bruno Murialdo
Si è fotografi quando si è capaci di essere umili, raccontare la vita che scorre accanto a noi. Quando si è capaci di usare la fantasia giocando con la natura circostante. Si è fotografi quando attraverso il mezzo si ha la possibilità di vivere e crescere apprendendo… In questi lunghi quaranta anni tra i tanti reportage che ho realizzato nelle terre che mi hanno visto crescere , un posto particolare ce l’hanno le immagini della “langa”, in particolare quel mondo che venne dopo la “Malora” Fenogliana e prima della grande rivoluzione francese delle Barrique e della nouvelle cuisine. (Bruno Murialdo)
Bruno Murialdo inizia l’attività di fotografo nel 1966 ad Alba nello studio fotografico di Pietro Agnelli, già allievo dei fratelli Alinari. Inizia nel 1970 l’attività di fotoreporter raccontando l’America Latina, l’America Centrale, la Russia e dei paesi dell’est. L’aver vissuto l’infanzia in Cile lo aiuta molto per il forte legame e la padronanza della lingua, diversi suoi reportage vengono pubblicati su riviste nazionali e internazionali tra cui Epoca, Famiglia Cristiana, Linea d’Ombra, Oggi. Collabora con Sandro Bolchi e la sua intervision alla realizzazione di diversi sceneggiati televisivi tra i quali “La Paga del Sabato” di Beppe Fenoglio, con Max Chicco alla realizzazione del film “Sadam” e con Joseph Tito. Attualmente lo si può trovare nel suo studio sito in Alba insieme alla sua assistente Silva Muratore collabora con “Stampa”, “Repubblica” e tantissime testate nazionali e internazionali raccontando la sua terra e il suo territorio.
Ingresso libero – Al termine è previsto un brindisi con i fotografi
Per informazioni: www.paesituoilamorra.it – tel. 0173 509479